Il d.lgs. n. 127 del 05/08/2015 estende la fatturazione elettronica, già applicabile per le fatture emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione in osservanza alla l. 24/12/2007, n. 244, anche alle transazioni tra privati. La norma prevede due particolari tappe per l’immissione nell’ordinamento italiano della contabilità interattiva. In particolare il primo articolo del sopracitato decreto stabilisce che, a decorrere dal 1° luglio del 2016, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti un programma gratuito finalizzato alla compilazione e all’inoltro delle fatture interattive, rimarcando quanto già avviato per le attività inerenti la Pubblica Amministrazione. Stesso articolo, nel suo secondo comma, afferma che a decorrere dal 1° gennaio 2017 il Ministero dell’Economia e delle Finanze assegnerà ai soggetti passivi dell’IVA il Sistema di Interscambio (SdI), attualmente già utilizzato dagli uffici pubblici e dai loro utenti. Tale programma sarà gestito dall’Agenzia delle Entrate e potrà essere utilizzato per la compilazione e l’inoltro di tutte le fatture emesse tra privati, nei limiti di cui al regolamento n. 55/2013.

La nuova fatturazione elettronica ha la finalità di ridurre il più possibile gli adempimenti contabili rendendo il tutto più semplice e mettendo da parte tutta la burocrazia che rende ardua la sua gestione. Destinatari del provvedimento sono le imprese, i professionisti e i commercianti che, a decorrere dal 2017, potranno optare per la fatturazione online, vincolando la propria scelta per il successivo quinquennio. Sarà, dunque, su di una base prettamente volontaria la scelta che il professionista potrà fare sulla propria attività di fatturazione, al contrario di quanto è avvenuto per le fatture presso la P.A. le quali, ormai da tempo, sono divenute obbligatorie. Tale opzione porterà dei vantaggi al contribuente, in particolare:

  1. Eliminazione dello spesometro
  2. Abolizione degli obblighi di presentazione delle comunicazioni così come disciplinato dall’art.50, comma 6, del d.l. n.31/1993, conv. in l. n.427/2013;
  3. Agevolazioni per i rimborsi dell’imposta di valore aggiunto;
  4. Nuove modalità di controllo fiscale;
  5. Riduzione di un anno del termine di accertamento;
  6. Riduzione e semplificazione degli adempimenti cantabili e amministrativi.